Baisers Volès

"Evitare il contatto ravvicinato con persone;
 evitare abbracci;
 evitare strette di mano;
 mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro”
                                                                      direttive Nazionali dal Ministero della Salute Italiano.
 
Tempi strani questi.
Tempi dubbiosi, difficilmente decifrabili.
Sembra di guardare lo schermo grande e luminoso di un cinema dove vediamo proiettato un film distopico o post apocalittico.
Sembra di sfogliare le pagine di un libro e di immaginarsi a fatica uno strano pianeta dove le persone non possono avere contatti.
In questi giorni di divieti, restrizioni e quarantene mai come oggi abbiamo bisogno di calore.
Dal 1989, anno in cui sono nata, è la prima volta che concepisco l’idea che un abbraccio, un bacio, una carezza possano essere pericolosi.
Per la sicurezza di tutti dobbiamo limitarci, ma nessuno può imbrigliare i nostri occhi.
‘ Baisers volés’ è un omaggio a all’omonimo film (1968 ) di François Truffaut, dove il protagonista Antoine ricerca in modo irrequieto
l’amore e il contatto con gli altri con una leggerezzaspensieratezza, profondità totalmente desueta rispetto al clima in cui siamo immersi oggi.
Questa serie è dedicata a chi, più di tutto, necessita di esprimere il suo affetto per gli altri. 
In tempi in cui dobbiamo presentarci senza stringere la mano, in cui non possiamo appoggiare la testa sulla spalla di un amico,
in cui non possiamo baciare chi amiamo, almeno i nostri occhi hanno bisogno di essere nutriti.
Ecco una serie di immagini scattate in anni, mesi e luoghi diversi di cui i nostri occhi possono cibarsi. 
Non ci è più permesso abbracciarci, accarezzarci, baciarci e toccarci a vicenda? 
Non importa, grazie alla potenza della fotografia la serotonina si sprigionerà comunque nel nostro corpo, guardando persone che lo fanno,
e sognando il momento in cui potremo farlo di nuovo.
 
2020